L'irlandese volante
Lo scorso 22 luglio ricorrevano 70 anni dalla morte di Brendan Finucane. Combatteva nell'aviazione britannica, ma era irlandese: nato a Dublino nel 1920, si arruolò nella RAF nel 1938 ottenendo subito il soprannome di "Paddy" e un quadrifoglio dipinto su un lato dell'aeroplano.
Si mise in luce nella Battaglia d'Inghilterra (1940), la prima combattuta da soli aeroplani, abbattendo quattro Messerschmitt Bf.109 e un Bf.110. Cinque aerei bastano a fare un asso, e "Paddy" fu il più giovane di quella battaglia. La sua stella iniziava a brillare.
Un anno dopo ricevette una medaglia, la Distinguished Flying Cross, e fu trasferito al No. 452 Squadron australiano. Tra aprile e novembre aggiunse al proprio punteggio altri 17 aerei nemici e gli fu data la Distinguished Service Order. A quel punto Finucane era diventato una star, tanto che i modellini di Spitfire con il suo quadrifoglio portafortuna venivano venduti nei negozi di giocattoli di Piccadilly. Nel marzo 1942 altri 4 Fw.190 nemici caddero sotto i suoi colpi. Ad aprile fu promosso Wing Commander (Tenente Colonnello), il più giovane di tutta la RAF.
Ma la sua fortuna era destinata a esaurirsi. Il giorno della malasorte venne il 15 luglio 1942: di ritorno da un mitragliamento fu centrato dal fuoco di una mitragliatrice piazzata nei pressi di Pointe au Toquet, Francia. Un proiettile colpì il radiatore e fece grippare il motore dell'aereo proprio sopra il mare. "This is it, chaps" ("È finita, ragazzi") furono le sue ultime parole dette alla radio. L'aereo affondò prima che il pilota potesse liberarsi dalle cinture e uscire.
Che un pilota asso, imbattuto nel combattimento aereo, venga ucciso dal fuoco di terra può essere definito solo uno "scherzo del destino". È successo anche al nostro Francesco Baracca, e al Barone Rosso. Tre piloti accomunati da una carriera folgorante e da una fine tragica, beffarda.
"Paddy" non ha una tomba. Il suo nome è inciso sul Runnymede Memorial, un monumento che ricorda tutti gli aviatori della RAF che non hanno mai più fatto ritorno. Forse proprio perché morì prematuramente la sua fama vive ancora: è ricordato nel monumento ai piloti della Battaglia d'Inghilterra costruito sull'Embankement (lungo Tamigi) a Londra, la sua uniforme è al museo della RAF a Hendon, e un orticultore irlandese, Sean McCann, gli ha dedicato una rosa di sua creazione, chiamandola Spitfire Paddy.
La Battaglia d'Inghilterra è stata celebrata da un film del 1969, "I lunghi giorni delle aquile", che descrive la lotta fra piloti inglesi e tedeschi con toni epici. Ma anche l'epica ha un lato oscuro. A fianco dei duelli aerei che dovevano impedire l'invasione della Gran Bretagna da parte di Hitler ci furono altri fatti meno nobili, quando non disumani, come i bombardamenti su Londra e l'ordine della RAF di abbattere gli idrovolanti che recuperavano i piloti tedeschi che cadevano in mare, benché portassero vistose croci rosse su campo bianco. Si temeva infatti che i naufraghi sarebbero tornati a volare e combattere una volta salvati.
Brendan Finucane, invece, dava una dimostrazione preziosa di umanità recitando il Rosario per ogni pilota tedesco che aveva abbattuto. Insomma, un vero cavaliere moderno. Proprio come l'aviatore descritto da W. B. Yeats in una delle sue poesie, che si è arruolato solo per poter volare, anche se sa che presto non farà mai più ritorno.
Sento che troverò il mio fato
In un luogo tra le nuvole lassù;
Coloro ch'io combatto io non odio,
Coloro ch'io difendo io non amo;
Il mio paese è Kiltartan Cross,
I miei compaesani i suoi pezzenti,
Non può alea nessuna menomarli
O rendere più lieti che in passato.
Non legge né dovere m'imposero la guerra,
Non uomini politici, né folle plaudenti,
Un impulso gioioso e solitario
Trasse a questo tumulto fra le nubi;
Ho soppesato tutto, valutato ogni cosa,
Gli anni avvenire parvero uno spreco di fiato,
Spreco di fiato gli anni del passato,
In bilico con questa vita, questa morte.
(W.B. Yeats, An Irish Airman Foresees His Death)
(Ridotto, tradotto e adattato da https://www.independent.ie/national-news/spitfire-paddy-the-battle-of-britains-youngest-air-ace-3175412.html)