Scalano una montagna e trovano l'elica di un aeroplano
L'elica di un aeroplano che nel 1946 fece un atterraggio d'amergenza sulle Alpi svizzere è stata scoperta 66 anni dopo. Tre giovani scalatori hanno trovato il frammento del C-53 Skytrooper [versione del C-47 Dakota per il lancio paracadutisti n.d.T.] sul ghiacciaio del Gauli, nell'Oberland bernese, come riferiscono i media elvetici.
La prima operazione di soccorso alpino per via aerea fu un dramma a lieto fine: l'aereo militare che il 19 novembre 1946 era in volo da Monaco di Baviera a Marsiglia andò fuori rotta e dovette fare un atterraggio d'emergenza per la fitta nebbia e il forte vento. A bordo c'erano dodici occupanti, fra cui alcuni generali e quattro mogli di ufficiali.
Un atterraggio d'emergenza "sporco"
Il pilota riuscì ad atterrare sul ghiacciaio tra due pareti ripide ed erette. Una caduta nel crepaccio avrebbe significato morte sicura per tutte le persone a bordo. Come riporta "Stern", per miracolo l'aeroplano non si spezzò, e si arrestò poco dopo l'impatto. Ci fu qualche ferito, ma nessun morto.
Sul ghiacciaio con i carri armati
I passeggeri furono intrappolati per cinque giorni e cinque notti al gelo, a 3350 metri di quota, prima di essere salvati. Le Forze Armate USA fecero assurdi piani per salvare gli incidentati, programmando di salire le montagne con i carri armati. Per trovare il relitto mobilitarono ben 80 aeroplani. ll salvataggio dei dispersi migliorò di colpo le relazioni tra la neutrale Svizzera e gli Stati Uniti, un anno dopo la fine della Seconda guerra mondiale, perché furono dei piloti militari svizzeri ad avventurarsi nel primo salvataggio in montagna fatto per via aerea. Nell'occasione furono usati anche due Fieseler Storch di produzione tedesca, muniti di pattini [questi aerei avevano bisogno di uno spazio minimo per atterrare e decollare, e si usavano quando gli elicotteri non erano ancora operativi n.d.T.].
Fi-156 Storch svizzero (dal sito www.preservedaxisaircraft.com)
Una rabbiosa tempesta subito dopo il salvataggio
Gli infortunati vennero portati sani e salvi a Meiringen. Appena in tempo, perché poco dopo una rabbiosa tempesta, durata poi giorni, si abbatté sul ghiacciaio. L'aeroplano si coprì di neve e affondò nel ghiacciaio. Negli anni seguenti qualche pezzo dell'aeroplano riemerse di tanto in tanto - ma il ritrovamento dell'elica viene festeggiato come sensazionale.
"Non riuscivamo a crederci"
"Ci eravamo chiesti già la sera prima se avremmo mai trovato un pezzo del Dakota", dice a "Stern" lo svizzero Peter Flühmann. Il suo compagno Manuel Rufener spiega poi a "Stern": "Da lontano abbiamo visto qualcosa venire fuori dal ghiaccio. Allora siamo andati là di corsa. Quando abbiamo visto che si trattava di un'elica del leggendario Dakota, non riuscivamo a crederci".
(Tradotto da: https://nachrichten.t-online.de/bergsteiger-finden-propeller-von-legendaerem-flugzeug/id_58423370/index?news)
Nota: la missione di salvataggio è stata oggetto di un documentario televisivo dal titolo "Missione sul ghiacciaio del Gauli" di Cristina Carrer e Patricia Wagner, a cura della Rete Svizzera Italiana.