"Un pilota racconta"
Il libro "Un pilota racconta" è la biografia di Giacomo Metellini, ufficiale pilota del 6° Stormo dell'Aeronautica. Nell'Arma Azzurra ha prestato servizio per più di 40 anni, inclusi quelli infuocati della Guerra di Spagna e della Seconda Guerra Mondiale.
Decano dei "Diavoli Rossi" (*1912), nacque a Trieste col nome di Giacomo Metlicovetz. Entrato in Aeronautica nel 1929, imparò a volare sui vecchi biplani Aviatik della scuola Breda di Sesto San Giovanni. Da Sergente Pilota fu assegnato prima alla 2° Squadriglia Allenamento Caccia di Aviano, e poi alla 91° Squadriglia Caccia del 4° Stormo detta “Squadriglia degli Assi”, avendo avuto nei suoi ranghi Francesco Baracca e Fulco Ruffo di Calabria durante la Grande Guerra.
Sospettato di scarse simpatie per il regime fascista per il suo cognome ritenuto “non italiano”, nel 1932 fu trasferito dalla caccia per volare sui più lenti e “noiosi” idrovolanti: la sua assurda emarginazione terminò quando scelse di cambiare cognome diventando, appunto, Giacomo Metellini. Divenuto ufficiale nel 1938 fu assegnato alla 150° Squadriglia, 2° Gruppo, 6° Stormo Caccia Terrestre a Rimini. Salvo la breve parentesi della guerra di Spagna Metellini sarebbe rimasto con i “Diavoli Rossi” cinque anni, inclusa la Seconda guerra mondiale, nella quale fu coinvolto nella campagna d’Africa, nella battaglia di Malta, nella battaglia di mezzo giugno e in quella di mezz’agosto (1942) che riuscì ad attraversare indenne. Non così per altri colleghi piloti, altrettanto competenti e coraggiosi, ma meno fortunati. La superiore aggressività dei piloti inglesi, con i loro Spitfires meglio armati e più veloci, non perdonava. E tanti, veramente tanti piloti italiani non tornarono mai alla base.
Nel 1944, rifiutatosi di giurare fedeltà alla RSI, raggiunse a piedi la Svizzera, dove si rifugiò per attendere la fine della guerra. Riprese a volare nel 1949 presso il 51° Stormo, lasciando infine il servizio attivo nel 1967 col grado di Generale di Brigata Aerea, dopo aver pilotato ben 50 tipi di aeroplani diversi, fra cui CR.32, CR.42, Reggiane 2001, Mustang e T-33.
Nel 2007 ha pubblicato in proprio insieme al figlio Alessandro questo libro, il cui grande successo ha portato a una ristampa da parte dell’editrice Mursia.
Sopravvissuto a mille duelli, il Generale Metellini si è spento il 24 giugno 2012, pochi giorni prima del suo 100° compleanno.
Il libro è ricchissimo di fotografie originali e mai pubblicate prima, narrato dal protagonista in parole semplici, ma in maniera affascinante e ricca di particolari tecnici. Insomma, leggendolo sembra di stare ai comandi di un aeroplano! Questo va a dimostrare la grande competenza di pilota dell'Autore, e anche il suo amore per il volo. Da non perdere, davvero.